COMUNICATO STAMPA
“ANDARCENE DA PENNABILLI? MA NON CI PENSIAMO PROPRIO!”
Di Jacob Demetri
Come presidente del Darkblood Italy Vampyres e dell'Associazione Lega Italiana Real Vampires trovo le richieste del Sindaco di Pennabilli fuori da ogni realtà e altamente discriminatorie. La sua affermazione “A Pennabilli non li vogliamo!” è altamente discriminatoria e razzista e questi sono i fatti concreti.
Del resto la reputazione che ormai il sindaco si è fatto in Italia è quello di morire in “Camicia nera” dei fascisti, e una persona che punta il dito contro ogni diversità. Quindi se lui non ci vuole, che fa? scende in campo indossando la camicia nera e accompagnato da un gruppo di persone armate di tridenti e forcali in mano, ad arrestarci e bruciarci sul rogo nella pubblica piazza come avveniva nel medio evo?
O arriva con un mandato di espulsione e foglio di via da CASA NOSTRA? Solo perché noi abitiamo a Pennabilli e abbiamo il “difetto” di essere vampiri?
Noi vampiri, la mia famiglia vampiro, abitiamo a Pennabili sin dagli anni 60’. Possibile che da allora non si sia accorto nulla? In un paese le voci corrono e i pettegolezzi pure… E il sindaco ha sempre saputo della nostra esistenza, non faccia ora lo gnorri solo per non rimetterci la faccia. E quindi tutta sta caciara per cosa?
Suvvia non scherziamo e stiamo con i piedi per terra. Io, la mia famiglia e la mie due associazioni Lega Italiana Real Vampires e il Darkblood Italy Vampyres non ce ne andiamo da Pennabilli, siamo in casa nostra, e nella nostra proprietà il “Non li vogliamo” del sindaco “non ci fa un baffo”, perché nessuno ci potrà mai cacciare dalla nostra proprietà, almeno fino a quando, e lo dico ridendo, come nei film horror non si troverà qualche morto dissanguato per le vie della città.
Rido di buon gusto, perché questa storia di cacciarci da Pennabilli ha così tanto di ridicolo e di assurdo che serve solo per essere raccontata come barzelletta nelle nostre serate con gli amici davanti al fuoco del nostro camino.
Invece quello che non si conosce, è che noi abbiamo intenzione di realizzare il più grande polo di attrazione vampirica in Romagna. Come? Beh se il sindaco di Pennabilli ci vuole cacciare, ci sono in realtà altri sindaci di bei luoghi romagnoli con cui sto personalmente trattando, che sono disponibili ad accoglierci senza alcun problema.
Non faccio nomi perché finché non ho degli accordi precisi, “nero su bianco” come si suol dire, evito di entrare nei dettagli. Ma se a Pennabilli resterà, comunque, sede nazionale e legale dell’associazione presso il mio domicilio, in alcune località della Romagna sorgeranno vere e proprie comunità di vampiri con il placido consenso dei sindaci civili e aperti alle diversità.
Se non altro comunque, per una cosa devo “ringraziare” il sindaco di Pennabilli: il suo “non vi vogliamo”, oltre a NON RAPPRESENTARE la totalità dei suoi cittadini, di cui molti ci hanno invece inviato messaggi di approvo e di sostegno, devo dire anche di persone influenti, ha scatenato la solidarietà nei nostri confronti e l’accoglienza in diversi paesi molto aperti e avanti anni nelle tematiche di accoglienza.
Comunque si prepari il sindaco, perché al nostro diritto di risiedere in ogni città d’Italia sancito dalla nostra Costituzione, esiste anche il sacrosanto diritto di manifestare pubblicamente e sarebbe per lui sconveniente, almeno visibilmente, una grande manifestazione di Real Vampires provenienti da ogni parte del mondo davanti al comune di Pennabilli, per protestare le sue parole offensive e discriminatorie.
Sarebbe una manifestazione molto scomoda per lui e per il partito che rappresenta.
Noi Real Vampires non siamo assassini e non aggrediamo al collo nessuno, ma siamo altamente provocatori e diventiamo scomodi per tanti, soprattutto quando viene attaccata la nostra diversità, il diritto della nostra esistenza e la nostra immagine, allora ci riuniamo in grandi numeri per tutelare e difendere la nostra diversità e il nostro diritto costituzionale di esistere e sappiamo fare molta confusione e attirare molta attenzione in ogni parte del mondo.
In America, vari stati hanno già capito questa cosa, e i vampiri sono persone rispettate come tutte le altre persone.
Queste non sono le mie parole ma fatti reali e ben comprovati. Il sindaco è avvisato, se si continua con il suo “ QUI NON LI VOGLIAMO” non si troverebbe solo una sede di un’associazione presso l’abitazione della mia famiglia, ma dover metterci la faccia davanti ad una manifestazione internazionale di Vampiri di ogni parte del mondo e doversi giustificare per le sue affermazioni aberranti, non solo riguardo ai vampiri, ma anche riguardo ai gay e altri, davanti al mondo intero.
Allora si che potrebbe iniziare a temere per la sua immagine pubblica e politica non solo in Italia ma a livello internazionale. Una cosa è certa, abbiamo sempre mentito in difetto sui numeri reali delle persone vampiro in Italia e nel mondo per non spaventare nessuno. Ma se qualcuno compiesse una vera indagine si spaventerebbe davanti ai numeri reali. L’immagine della “perfetta cittadina ridente” potrebbe così crollare davanti una brutta pubblicità a livello internazionale. E’ proprio così sicuro di percorrere questa strada?
Jacob Demetri
Presidente e fondatore Lega Italiana Real Vampires
Presidente e fondatore Darkblood Italy Vampyres
Comments